ebook di Fulvio Romano

domenica 10 agosto 2014

Il maltempo estivo rischia di spopolare il Santuario dei Cetacei

LA STAMPAweb

Savona

crollano gli avvistamenti per la carenza di alimenti in mare

Balene e delfini in fuga

dal Santuario dei cetacei

Il Santuario dei cetacei quest’astate non si conferma il regno di balenottere, delfini e capodogli.

L’instabilità del meteo, che ha interrotto una fioritura iniziata col botto, non ha permesso lo sviluppo di organismi di cui si nutrono i mammiferi marini, ghiotti soprattutto di gamberetti, e così i grossi cetacei amati dai turisti e rincorsi dai ricercatori se ne sono andati verso sud. Il «bottino» di dati finora raccolto dai ricercatori del Cima, il Centro internazionale in monitoraggio ambientale del Campus universitario di Savona, che ogni anno selezionano studenti da tutto il mondo per la campagna estiva di monitoraggio, è inconsistente: gli avvistamenti si sono ridotti di un quarto (l’anno scorso quasi 1200, fino a oggi solo 315) e solo 37 le balenottere incontrate, contro le 623 dell’estate 2013. Oltre 6 mila in meno le stenelle viste correre in branco (2900 circa fino a oggi, più di 9300 l’estate scorsa), pochi anche gli zifi osservati (solo 71, l’anno scorso 121). Il maltempo ha ridotto anche il numero di uscite, soprattutto sulla nave scuola Leon Pancaldo, ma difficili anche le osservazioni dalla Corsica e Sardinia Ferries, che quest’anno ha percorso con biologi e studenti 3700 chilometri, mentre l’anno scorso a fine agosto ne aveva macinati oltre 15 mila. «Nonostante qualche picco di fitoplancton, scarseggiano gli organismi della catena trofica che dipendono dalla fioritura. E così i cetacei si sono spostati verso sud», ha precisato la ricercatrice Aurelie Moulins. «L’obiettivo ora è raggranellare quanti più dati ad agosto, ma la stagione ormai è compromessa», aggiunge il vice presidente Cima, Luca Ferraris. [C.BEN.]