ebook di Fulvio Romano

sabato 9 marzo 2013

Il fungo porcino, un divoratore di Cesio 137...

Da Erba Tisana:

Il fungo porcino divoratore della radioattività
La scoperta, fatta nell'ambito delle ricerche del dopo Cernobyl, ha evidenziato la predilezione di questo fungo per il cesio 137. Un rischio per l'alimentazione, ma una speranza per la decontaminazione dei terreni biologici, compreso quello umano.

Uno dei funghi più diffusi soprattutto in Italia, il 'porcino rosso' conterrebbe un pigmento che 'si nutre' di cesio 137, se la notizia non farà piacere agli amanti dei funghi, la scoperta di alcuni scienziati francesi servirà per 'decontaminare' i terreni radioattivi.
Dopo l'esplosione di Cernobyl, con la nube che passò su mezza Europa, Francia compresa, i funghi furono fra i principali prodotti finiti nel mirino dei misuratori di radioattività. Erano infatti, fra tutti i vegetali, quelli che più trattenevano il cesio 137.

Dopo 16 anni, la radioattività nei porcini bai resta stranamente elevata, anche se non a livelli rischiosi per l'uomo. Finora questa anomalia veniva spiegata con la grande capacità dei funghi di catturare, nel suolo, le sostanze radioattive che si trovano nelle materie organiche di cui si nutrono.

Ora, per la prima volta, un gruppo di chimici dell'università 'Louis-Pasteur' di Strasburgo, guidati dalla ricercatrice Anne-Marie Albrecht-Gary, ha identificato una molecola direttamente coinvolta nel processo di fissazione del cesio 137, il normadione A. Si tratta della stessa molecola che produce la colorazione tipica al cappello del fungo e che sarebbe una straordinaria divoratrice di cesio 137 che trova non solo nel terreno ma nell'atmosfera.


Funghi che mangiano la radioattività
Il pigmento, presente anche in tutti i funghi commestibili puo' venir utilizzato per eliminare le scorie radioattive infatti i funghi che possiedono questo pigmento sono capaci di accumulare alti livelli di sostanze radioattive in modo allosterico.

Questo vuol dire che non appena il Cesio ed il Norbadione si uniscono, il Norbadione cambia conformazione e lega rapidamente un'altra molecola di Cesio che può così venir accumulato.

La scoperta e' importante sia dal punto di vista ecologico sia medico; l’irradiazione non distrugge i funghi, li rende “solo” più patogeni

Questo è il momento quindi di ricordare che tra le prime allerte che devono circolate dopo le fuoriuscite da Fukushima, c'è quella di non mangiare funghi raccolti dopo la prima emissione di radiazioni nell’atmosfera

A Chernobyl, i primi segni di “ Vita” furono funghi nel reattore stesso, non nel suolo ad alcuni chilometri dall’esplosione, ma nel reattore stesso.

Ci sono luoghi intorno a Chernoby che alcuni dicono saranno inabitabili per 400.000 anni, ma i funghi ricchi di melanina prosperano. Allora potete sapete perché non sono gli uomini al vertice della catena alimentare, perchè sono i funghi ad avere l’ultima parola.