ebook di Fulvio Romano

giovedì 16 novembre 2017

Tante eccellenze di Fico sono “made in Granda”

LA STAMPA

Cuneo

In «trasferta» a Bologna panettoni, vini, birra, carne, cioccolato

Tante eccellenze di Fico

sono “made in Granda”

Inaugurato ieri il mega parco agroalimentare di Farinetti

è grande e c’è tanta Granda. Fico Eataly World, il mega parco dell’agroalimentare è stato inaugurato ieri a Bologna dal presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni. Fico sta per Fabbrica italiana contadina: un’idea faraonica e geniale di Oscar Farinetti che si è concretizzata in 100 mila metri quadrati dedicati a raccontare, dal seme al piatto, la biodiversità e l’arte della trasformazione del cibo italiano.

In pratica, un’emanazione stabile dell’Expo milanese, con 2 ettari di campi e stalle all’aria aperta, 40 fabbriche di alimentari in funzione, 45 luoghi ristoro, dai bar fino ai chioschi di cibo di strada e ai ristoranti stellati, e 6 giostre didattiche per far sperimentare e conoscere i segreti del fuoco, della terra, del mare, degli animali, delle bevande e del futuro.

Sei milioni di turisti

Qualcuno l’ha chiamata la Disneyland del cibo e a Farinetti la definizione non dispiace. «Vogliamo portare a Bologna le famiglie, i turisti stranieri: attrarre 6 milioni di persone l’anno con il racconto straordinario della produzione alimentare italiana».

Più di un capitolo di questo racconto parla cuneese. Balocco ha allestito a Fico una vera fabbrica in miniatura, che sforna in continuazione panettoni, pandori e una nuova linea di pasticceria tradizionale.

«Per due anni - dice Alberto Balocco, presidente e Ad dell’azienda di Fossano - ci siamo dedicati a questo progetto, dopo aver accettato la sfida di Oscar Farinetti. Sarà anche un banco di prova per un obiettivo molto ambizioso: esportare l’Italian Bakery, ovvero portare nel mondo la cultura e la capacità tutta italiana di fare prodotti da forno».

Sergio Capaldo, presidente del consorzio La Granda, ha invece immaginato un Teatro della Carne con la bolognese Macelleria Zivieri: due banchi e un’osteria dove in ogni piatto saranno esaltate l’attenzione alla filiera e la salvaguardia del concetto di benessere. Anche la birra di Fico ha un sapore cuneese: quello del birrificio Baladin. Spiega il patron Teo Musso: «Mostreremo al pubblico come si fa la birra artigianale, grazie a un impianto a vista, e la faremo assaggiare nel punto ristoro». Lo studio Carlo Ratti Associati ha immaginato per Venchi un padiglione hi-tech introdotto da «una parete mangiabile» costituita interamente di praline: all’interno ci sono diversi percorsi esperienziali dedicati al cioccolato, tra cui la stanza degli assaggi dotata di riconoscimento facciale che rileva le sensazioni che nascono mentre si gustano i diversi tipi di cioccolatini.

Infine, la grande Bottega del vino gestita da Fontanafredda: 100 etichette di vini italiani serviti al calice e accompagnati da tapas nostrane, una bottaia allestita con barrique dove si può assistere a lezioni tenute da un produttore diverso ogni settimana e una grande enoteca dedicata ai 52 vignaioli migliori d’Italia.

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roberto fiori


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